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Biografia



Vittorio De Seta (Palermo, 15 ottobre 1923) è un regista e sceneggiatore italiano.

Dopo aver studiato architettura, si dedica all'attività di sceneggiatore e documentarista. I documentari che realizza negli anni cinquanta, ambientati
prevalentemente in Sicilia e Sardegna, descrivono con potente espressività le dure condizioni di vita del proletariato meridionale: dai pescatori siciliani (le epiche riprese della caccia ai tonni di Contadini del mare) ai minatori di Caltanissetta che estraggono lo zolfo (Sulfarara) alle feste sacre di Pasqua in Sicilia. Il documentario Isole di fuoco, ambientato nelle isole Eolie, gli frutta il primo premio per il documentario al festival di Cannes.

Nel 1961 debutta al cinema con Banditi a Orgosolo, sceneggiato con la moglie Vera Gherarducci, un film stilisticamente asciutto che arricchisce di una sensibilità più moderna e consapevole la lezione del neorealismo. Il film vince il premio Opera prima al festival di Venezia e il Nastro d'Argento alla migliore fotografia. Nel 1966 realizza Un uomo a metà, che si allontana dal documentarismo che contraddistingue la sua carriera: è un'analisi in chiave psicanalitica della crisi di un intellettuale nei confronti del suo impegno sociale. De Seta ritorna alle tematiche degli esordi con una miniserie televisiva prodotta dalla RAI nel 1972, Diario di un maestro, documento di una difficile esperienza didattica condotta in una borgata romana.

Negli anni ottanta abbandona il cinema e si trasferisce definitivamente nella tenuta materna di Sellia Marina in provincia di Catanzaro, dove attualmente risiede. Il suo profondo legame con la Calabria, che ha dato i natali a sua madre, è esplorato nel documentario In Calabria, del 1993. Ma De Seta ha già partecipato, come attore (nella parte di se stesso), nel mediometraggio di Eugenio Attanasio e Giovanni Scarfò Melissa 49/99 (2000). Nel 2002 realizza (assieme al fotografo Angelo Franco Aschei) il corto Mano. Questa volta però non come regista: il video, diviso idealmente in due parti (una video-intervista ed un videoclip musicale) è stato realizzato da Leandro Manuel Emede con musiche di Giacomo Dati, e vede De Seta cimentarsi nelle vesti di attore. Nel 2004, Salvo Cuccia realizza il documentario Détour De Seta, presentato da Martin Scorsese nel suo tributo a De Seta al Tribeca Film Festival 2005. La sua ultima opera, Lettere dal Sahara, segue la vita di un migrante africano in Italia.

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