POLLINO ORIENTALE
Il Pollino orientale in linea di massima è quella porzione di territorio compresa fra il Torrente Raganello-Eiano, la Fiumara Ferro il Mar Jonio (Calabria), e la Medio-alta Valle del Sarmento (Basilicata).
Si tratta di un'area particolarmente aspra e montuosa, ricca di boschi, torrenti, fiumare e pareti rocciosi, con un territorio compreso fra i 200 mt s.l.m. del letto delle fiumare e 2.200 mt e oltre delle vette più elevate, ricchissimi di luminosità.
I terreni sono per la metà di origine calcarea e per l'altra fliscioide, ma vi sono anche piccole presenze di origine vulcanica.
Tutto ciò ha prodotto una netta diversificazione di paesaggi, con corsi d'acqua sia a fiumare che a canyon e circondati da rilievi montuosi molto variegati. Alcuni di questi ultimi, come Serra Dolcedorme (2.267 mt), notevolmente elevata, la Timpa di San Lorenzo (1.652 mt), molto spettacolare, e altri, come il Monte Sparviere (1.714 mt) e la Timpa delle Murge (1.441 mt), originalissimi, seppure molto vicini, sono per la loro geologia nettamente diversi.
Nonostante la sua asperità, nel Pollino orientale gli insediamenti umani sono ben diffusi e posizionati omogeneamente. Sono la maggior parte piccoli o piccolissimi centri montani molto caratteristici, ricchi di tradizioni e tradizionalmente ospitali. Alcuni di origini Italica, altri di origine greco-albanese. Tra questi piccoli insediamenti spicca Alessandria del Carretto. (Larocca A. 2006 - Il Pollino Orientale)